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Maremma ROSSA  Antimperialista.

Contro le menzogne diffuse dai media e anche da qualche “compagno/a” :-Solidarietà al #Nicaragua Sandinista-

4 Giugno 2018 , Scritto da SIEMPREREVOLUCION

Sono tanti coloro che davano per scontata la fine del processo rivoluzionario e progressista in America Latina caraibica, è bene dire categoricamente che questo ciclo non è si affatto concluso. Certo si capisce che è un momento difficile e di resistenza ad una nuova e forte offensiva imperialista, ma non è possibile caratterizzare il momento come un arretramento o un esaurimento del protagonismo popolare.

La vittoria di Nicolas Maduro nelle elezioni presidenziali del 20 maggio scorso in Venezuela è un indicatore di questo, così come è stato il passaggio al secondo turno del candidato progressista in Colombia, Gustavo Petro. Se poi aggiungiamo la possibile vittoria del candidato di MORENA, Andrea Manuel Lopez Obrador, alle prossime elezioni presidenziali che si svolgeranno in Messico, possiamo affermare che l'onda progressista e rivoluzionaria scatenata 20 anni fa in Amerca Latina è ancora in corso.

È vero che la pressione esercitata dalla controrivoluzione è immensa e cresce, il Nicaragua di adesso è il centro di questa aggressione che usa esattamente gli stessi metodi con cui il Venezuela è stato attaccato per diversi mesi nel corso del 2017, le forze reazionarie violente tentano di rovesciare il sandinismo facendo appello alle stesse violenze di strada. Dietro di nuovo troviamo la mano di Almagro e dell'OEA, figura e organizzazione al servizio dell'imperialismo yankee che vuole destabilizzare il legittimo governo del Nicaragua .

Sappiamo tutti (per chi vuol ragionare) che aldilà di ogni argomento e messa in scena della destra, la questione di fondo del Nicaragua passa da una ragione geopolitica internazionale di primo ordine: cioè la costruzione del canale interoceanico con capitali cinesi. La risorsa naturale fondamentale del Nicaragua è sempre stata la sua ubicazione e le sue caratteristiche geografiche, poiché queste la collocano come un anello strategico per le rotte commerciali dell'emisfero nord, tra est e ovest, tra atlantico e pacifico. Un canale interoceanico nelle mani dei cinesi e del Nicaragua rappresenterebbe una vera minaccia per gli interessi americani, ancor più in questa fase di declino dell'imperialismo yankee.

Di fronte a questo assalto, i rivoluzionari della Patria Grande , così come quelli del Mondo Intero dovrebbero dare tutta la loro solidarietà militante al popolo nicaraguense e al suo governo, consapevoli che nella terra di Sandino, oggi si gioca una battaglia decisiva tra le forze latinoamericane progressiste il disperato assalto Yankees.

Si continua a sentire, leggere,vedere.. anche con preoccupazione che alcuni settori progressisti latinoamericani così come del Mondo intero, attraverso la stampa e mezzi di comunicazione asserviti all’impero, vengono ben forniti di menzogne e disinformazione, che aprono spazi e contrapposizioni nella "sinistra" nicaraguense e non solo, Istituzioni e persone di “sinistra” si infiltrano in forum e spazi delle vere forze rivoluzionarie facendo prediche, calunniando e distorcendo i fatti, non sono altro che sostenitori indiretti di quei criminali che abbiamo visto in opera in Venezuela durante il periodo delle "Guarimbas"…….
Come internazionalisti Italiani, Europei, Latinoamericani , o africani,.. non possiamo fare il gioco dei traditori del movimento di rinnovamento sandinista, …. Che altro non sono che gli alleati degli Yankee di Donald Trump.

Chi vince e chi perde se cade il governo di Daniel Ortega? La risposta è chiara per tutti: se vince l'imperialismo yankee, perdono le forze progressiste ; si rafforza l'OEA del vile Almagro e perde l'ALBA.

Non ci sono dubbi sul Nicaragua, l’attacco è diretto contro il Comandante Ortega e il suo governo, ma anche contro il popolo nicaraguense, contro la rivoluzione sandinista, contro tutti i governi progressisti e rivoluzionari dell’America Latina, contro Cuba, Venezuela, Bolivia, contro tutti i popoli che lottano per la loro sovranità e miglior condizione di vita .. e contro anche tutti i compagni internazionalisti del pianeta che ragionano ancora con la propria testa e sanno che il vero nemico è l’imperialismo con il suo liberismo selvaggio e violento.

Il processo indipendentista e unionista dell’America Latina e caraibico ha perso alcuni pezzi importanti,(vedi il traditore Lenin Moreno in Ecuador), però ancora rimane in piedi e va avanti malgrado sia costantemente aggredito, minacciato, sanzionato … come in ogni grande battaglia, vedremo il risultato finale e dipenderà dalla resistenza dei popoli ,ma ogni militante internazionalista non abbruttito o intarlato che ancora riesce ad analizzare le situazioni ,deve dare il suo contributo, anche solo passando parola o diffondendo in rete l’altra informazione o meglio la verità…..si quella che i media tutti ormai disconoscono da lungo tempo.

Sandino del 

C.lo Bolivariano A. Martelli Alta Maremma Toscana Italia

 

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