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Maremma ROSSA  Antimperialista.

Dittatura mondiale di Néstor Francia

17 Agosto 2019 , Scritto da SIEMPREREVOLUCION Con tag #Aggressioni USA, #Venezuela, #Cuba, #Antimperialismo, #antifascismo, #rivoluzione bolivariana

La transizione verso una vera democrazia socialista in paesi come Cuba e il Venezuela sarà lunga e avrà luogo tra grandi contraddizioni e lotte.
Invece la dittatura delle dittature, la grande dittatura mondiale, la dittatura del grande capitale transnazionale è la dittatura di una manciata di famiglie che prendono le grandi decisioni economiche e politiche che pesano su tutta l’umanità, è la dittatura capitalista, la dittatura universale della borghesia. La massima rappresentazione politica di questa dittatura è il governo degli Stati Uniti d’America, l’imperialismo statunitense, con tutta la congerie di leccaculo che lo accompagnano....

 

Un articolo  di Nestor Francia , con  una analisi che merita una riflessione.

 

Dittatura mondiale      di Néstor Francia

Dio sa che non sono servile con il governo. La gente sa che sostengo il governo di Nicolás Maduro, essendo un avversario critico attivo di tutti i batteri che infettano alcune parti del suo corpo e causano dolore: burocrazia, corruzione, inefficienza, indolenza, settarismo, dogmatismo.

Mali che è possibile curare, quando siamo in grado di fare la giusta diagnosi e con coraggio applicare il trattamento adeguato. Ho scritto una poesia in cui affermo: “Prima tirare il collo all’aquila / poi avvelenare i topi / Prima rompere il becco all’aquila / poi estirpare le zanne al serpente”. Mi spiego qui di seguito.

Da molto tempo non cado nel falso dilemma tra democrazia e dittatura. Innanzitutto, ciò che considero l’unica democrazia possibile, una democrazia socialista profonda e diffusa, non esiste in nessuna parte del mondo. Tutti i paesi sono governati da dittature: di un gruppo, di un partito, di una classe sociale. Nessuno dovrebbe sentirsi allarmato per ciò che affermo. Carlo Marx si riferiva già alla dittatura del proletariato come forma di governo consustanziale al socialismo. Secondo questo concetto, il proletariato diventerebbe la classe dominante esercitando la sua dittatura sulla borghesia mentre completa la transizione dal socialismo alla società senza classi, alla società superiore, al comunismo.

Certo, ci sono dittature e dittature. Le dittature di Cuba e Venezuela sono esercitate da rappresentanze che sostanzialmente esprimono gli interessi generali dei lavoratori, almeno per buona parte delle loro azioni. La dittatura della Colombia è diretta da una classe politica legata al grande capitale, al traffico di droga e al paramilitarismo.

Tuttavia, la transizione verso una vera democrazia socialista (con la maggiore partecipazione che sia possibile e con solo la quantità di rappresentanza che sia necessaria) in paesi come Cuba e il Venezuela sarà lunga e avrà luogo tra grandi contraddizioni e lotte.

Poi c’è la dittatura delle dittature, la grande dittatura mondiale, la dittatura del grande capitale transnazionale, la dittatura di una manciata di famiglie che prendono le grandi decisioni economiche e politiche che pesano su tutta l’umanità, la dittatura capitalista, la dittatura universale della borghesia. La massima rappresentazione politica di questa dittatura è il governo degli Stati Uniti d’America, l’imperialismo statunitense, con tutta la congerie di leccaculo che lo accompagnano, quelli che si sono riuniti martedì a Lima sotto il comando di John Bolton, senza mettere in questo pacchetto Messico e Uruguay, che se ne sono andati prima che fosse troppo tardi, e senza smettere di mostrare le contraddizioni interne dell’alleanza imperiale, come dimostrato dalla dichiarazione simultanea dell’Unione Europea contro l’uso di sanzioni unilaterali.

Di fronte alla dittatura mondiale oppressiva, che grava ferocemente e odiosamente contro il popolo venezuelano, in me non vi è dubbio alcuno. Oltre ogni differenza, sostengo il governo bolivariano e il presidente Nicolás Maduro, uno dei fattori fondamentali nella lotta antimperialista globale, senza se e senza ma. La sconfitta della Rivoluzione Bolivariana sarebbe una sconfitta dolorosa e molto dannosa per tutta l’umanità. La responsabilità dei venezuelani oggi ha un significato storico. Unirsi in difesa della Patria, della Rivoluzione e del governo Maduro di fronte alla brutale aggressione imperiale è un dovere imprescindibile di tutti gli antimperialisti.

 

E per concludere in bellezza, qui di seguito la mia poesia “Prima l’aquila”:

 

 

Prima l’aquila

Prima tirare il collo all’aquila
poi avvelenare i topi

Prima rompere il becco all’aquila 
poi estirpare le zanne al serpente

Prima strappare il cuore all’aquila
poi schiacciare i parassiti

Prima spennare l’aquila
poi uccidere le pulci al cane

Guardare la linea dell’orizzonte distante con la strada da percorrere
sapendo che non la raggiungeremo

perché il mondo è rotondo e il camminante non si ferma
Prima l’aquila, poi continuare a remare

_

* Membro dell’Assemblea Nazionale Costituente della Repubblica Bolivariana del Venezuela

[Trad. dal castigliano per ALBAinformazione di Ciro Brescia]

 

Tratto da un articolo pubblicato da https://albainformazione.com/2019/08/10/21722/

 

 

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