Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
Maremma ROSSA  Antimperialista.

Perché gli USA sono la principale minaccia alla Zona di pace di America Latina e Caraibi?

22 Agosto 2018 , Scritto da SIEMPREREVOLUCION Con tag #Aggressioni USA, #Venezuela, #Caraibi, #America Latina,, #Evo Morales, #NicolasMaduro, #celac, #Lula

..sanzioni e blocchi economici, l’uso di organizzazioni, come la screditata OSA, contro i governi progressisti e l’applicazione di metodi sovversivi fondati sul consumismo culturale attraverso mass media come Internet, e l’appoggio a figure ultraconservatrici di destra nell’ascesa ad alte posizioni politiche, sono alcune delle strategie e azioni attuate dagli USA in Sud America e nei Caraibi nel tentativo di invertire, in modo totale, le vittorie dei governi progressisti negli ultimi decenni...

Yisell Rodríguez Milàn, Granma

Nel 2018, l’amministrazione USA ha intensificato l’interventismo in America Latina e Caraibi. Per il 2019, Trump ha approvato un bilancio record di 716 miliardi di dollari per la Difesa
Più di 76 basi militari in America Latina, il supporto a golpe militari e giudiziari contro presidenti, il tentato omicidio di Nicolas Maduro, sanzioni e blocchi economici, l’uso di organizzazioni, come la screditata OSA, contro i governi progressisti e l’applicazione di metodi sovversivi fondati sul consumismo culturale attraverso mass media come Internet, e l’appoggio a figure ultraconservatrici di destra nell’ascesa ad alte posizioni politiche, sono alcune delle strategie e azioni attuate dagli USA in Sud America e nei Caraibi nel tentativo di invertire, in modo totale, le vittorie dei governi progressisti negli ultimi decenni.
Il II Vertice della Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) ha proclamato la regione, nel gennaio 2014, Zona di Pace, ma le diverse amministrazioni USA appaiono intenzionate a smantellare tale consenso, soprattutto durante quest’anno. Almeno tre emissari del potere USA hanno percorso la regione con messaggi contrari ai principi di non-ingerenza, soluzione pacifica delle controversie al fine di bandire uso e minaccia d’uso della forza in questo emisfero, promozione di una cultura di pace e obbligo di non intervenire, direttamente o indirettamente, negli affari interni di qualsiasi altro Stato, contenuti nei documenti sottoscritti dagli aderenti alla CELAC. Rex Tillerson, che a febbraio funse da segretario di Stato USA prima d’iniziare quel mese il tour della regione, annunciava che il 2018 sarebbe stato “l’anno delle Americhe” e chiariva che avrebbero cercato di favorire la divisione e sottomissione dei governi latinoamericani. A giugno, anche il vicepresidente degli USA Mike Pence compì un giro con la chiara intenzione di creare alleanze per sanzionare il Venezuela. “L’obiettivo è rafforzare la sicurezza regionale coi nostri alleati nell’emisfero (…) minacciati dal (…) governo del Venezuela” aveva indicato la sua portavoce Alyssa Farah. Il primo passo nell’itinerario di Pence fu stabilire legami col golpista Michel Temer ed assicurarsi che l’ex-presidente Luiz Inácio Lula da Silva rimanesse in carcere. In Ecuador, d’altra parte, annunciava la donazione di 1,5 milioni di dollari per lottare “contro la corruzione e rafforzare la società civile”, come simbolico un nuovo capitolo nelle relazioni bilaterali, con Lenin Moreno al timone di quella nazione. Ora è il segretario della Difesa USA James Mattis approcciarsi a Brasile, Argentina, Cile e Colombia; visite che, tenendo conto dei principi della strategia di difesa nazionale USA, inducono a pensare che la regione dei Caraibi si stia convertendo in un’area di futuri conflitti.
Fatti convalidano la tesi:
– Il presidente della Bolivia, Evo Morales, annunciava l’ “invasione segreta” dell’America Latina inviando, da parte USA, una nave portaelicotteri. La scusa: necessità di prestare aiuto umanitario ai venezuelani che vivono in Colombia.
– Si rafforzano le capacità del Comando Sud, con la sua rete di basi militari, compresa la IV Flotta.
– Culturalmente: il grande capitale muove importanti media, chiese, società tecnologiche per smobilitare politicamente la gioventù e incoraggiare la presunta impraticabilità del socialismo o dell’applicazione di politiche di giustizia sociale da parte dello Stato.
– Si rivitalizza la dottrina Monroe. La Strategia della Sicurezza Nazionale del 2017, la Strategia di Difesa Nazionale e le dichiarazioni di alti funzionari del governo Trump lo confermano.
– Gli USA continuano a rafforzare le iniziative non governative, articolando campagne mediatiche antisistemiche e la cooperazione dei poteri giudiziari con organismi controllati da Washington, sviluppando una guerra selettiva e brutale contro la sinistra regionale.
– Si promuovono imprenditori come attori politici e si attuano programmi e forme di lotta di non pochi partiti basati su parametri neoliberali.
Tali strategie sono in linea con i piani di “cambio di regime” che mietono milioni di vittime nel mondo e promuovono ad ogni costo violenze, guerre, crisi umanitarie ed instabilità. Nulla di più lontano dai precetti della Proclamazione dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace, che il governo USA insiste ad ignorare e a non far valere, poiché non ha nulla a che vedere, per i loro interessi egemonici, con rispetto, comprensione, cooperazione e convivenza pacifica tra i nostri popoli.

 

tratto da aurorasito

Condividi post
Repost0
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post